{ title: 'La Gazzetta di Syracuse. (Syracuse, N.Y.) 1906-????, March 22, 1918, Page 3, Image 3', download_links: [ { link: 'http://www.loc.gov/rss/ndnp/ndnp.xml', label: 'application/rss+xml', meta: 'News about NYS Historic Newspapers - RSS Feed', }, { link: '/lccn/sn83045207/1918-03-22/ed-1/seq-3/png/', label: 'image/png', meta: '', }, { link: '/lccn/sn83045207/1918-03-22/ed-1/seq-3.pdf', label: 'application/pdf', meta: '', }, { link: '/lccn/sn83045207/1918-03-22/ed-1/seq-3/ocr.xml', label: 'application/xml', meta: '', }, { link: '/lccn/sn83045207/1918-03-22/ed-1/seq-3/ocr.txt', label: 'text/plain', meta: '', }, ] }
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Ut' «I 1 t* LI e »cr tti icr . i n. re oi a et) LA BL’|H,A DI m a noti --mia dònna attrice - 3 La’$pramle 'à.ttrieé era vera mente esasperata da quella per jecuzione cr>HnaJta. Fra. tenuta- ..ft Milano senza far sapere niente lì nesstmo, per rigiotli mi< »pp. - sMi c per fare de^U acquisti, ed CSC» che qù-Ci due gio\ notti ele ganti rierano me«*si a pe iinaria ststóa pietà’. Essa lì cAnOscevn erano due industriali assai rurlìi t proha , bìlmente erano -*t< he d*gh es«»- - * aerati d’ai seri iz.10 militare per d* dei loro «tabdijijenti dubani ti ausiliari Non avevano d hrac tri\ (il* y*~ii ma ti ni avevano neppure l'aria di riformati ali i«>? E allora perche’ noti erano ■ “fritto'’? La èlegantjssim^ nitri - ' -ci itf-Vaé'àftra'»^ il lettore la ri. Conoscerà’ facilmente — si senti’ ittvasa ila ivi sordo rancore con r tro quei due ostinati <; p-nso’ «li giocarli coli una burfn che' rap £ • fresentSÉsse b tona vt-tHefta di tnutaèst ut una risata . beffarda I due amaci si consultarono con io sguardo in fondo, perche’ no? II gesto «ara galante, e «on « ‘era Leon Trozky Centomila copie in Inglese vendute in quindici giorni • I BOLSHlVUGt E LÀ PACE DEI POPOLI II più’ iiu|«>rtiu»tfe libro sullo gin n ». li maggiore atto di acciuui eoa tro l ’iiiiperuili.siViu (odek-o e contro i socia listi <iè*h»-,Oerjoaniu che Trutte» accusa di aver tradito operate ,c- Uicrivolfizitiue. russa. „. ■ Omeìi {rrultizioiic iinlimui aut.u iz- atu «■<> introduzione di RAIMONDO FAZIO Pro mi deh volume $0,75 (Per la registratone spese postali in più’) Invilire ortiini e denaro, prima che l'edizione sia esauri ta ailn ITALO AMERICAN ADVERTISING AGENGY 140 Benriger A venne ' . .\V*vv Uriglitoa, S. I., X. Y. IftOOGO 0 8 < i < t » » » t ì« < i» 8 g » » ; , ! .. c elle rappresenumte an- icìmé ri'lAittrieé J. levo’ d’irato che quaMté altra crii* che le bf~lrazzò: . k«m*. all'improvviso.... ^ ^ y^O non « * » degli orato ;^ov^\-ak,;.m|»ia*zai,4eM*.Se*-te!' M* ««tehero’ io d’mcoraggiar 1 Ì d i col|>o ai G>ya c Ir. Lotti due franilo widentc- attese ferra* ri di la’ dril’n^rts-jù^éite^ i5Meh*iotie di corteggiar 80’• aBese nioltq. I due in-mi: verb?.... Almeno mi p m segatori cutraoao subito, cario perche? àltriraeitti, col nncaro: h . La bella) attrice li accolse bón' che c’e* nelle calzature, non fa- qitel suo merav iglioso solerebbero dimta strada a piedi per rive fa la delizia <fdie platee Ifaè aiiwitrsmè fe swbdatura delie mie batte, e li investi’ di^ scwpresa ' m ^ e i Ebbène, sbuno franchi : con tur invito- .CrMifessèfo* tìm cqsa loro due 5 dtó,noci jàr .q ù r i f ! M w - ,^ p à l ir i f tutte’ due, cLcncolo di.nmetetra •iangob,.e.ini,>.off^#ip il te’. :b tratterò' -da amici, Itero ini ^ - ' ' • I diic amici si guardaroitó stu* COUOScòttò? piti. ..La IxJìft. signora li dianij! ri E come ito? E chi riòri la ttìp fCc^iosce^ escterao’ il pm* in^ — l’orche’ fanno gli sbalordii'^prendente gj* due. -te Lei e’ ti-Non F que^o che lora-vòie-Ga.... :. vano? Fermarmi? Parlarmi?! -? SsssÉst! * Ntm faccia iftànL f-ermiaiTioci e par|btno diuique. {Non v%lk> rkbiaanar Tattenziò* I due amici dovetti ro coavr-iQe fece la Bella attrice. nirne era proprio questo che vo-; Pariismo inv'ece da burnii amici, k « un j. Sedettero ad un tavolò i to ho Bisogno di consigli. San- aogolo: Fu ordùiato il te. Sfa ■ no per die’ sono venuta a MBa- : «lite non sapevano come comin-|no? Perchcr_vogEo mettermi stt Ittn appartamcdto qui, Sono stàn }cà di qiìesta idìofiai vka ziu^gareL ,.|sca dei grandi alberghi. Voglio di twtòàe m cami qtff» W meeltre la vìbtori» e’ màmp&m?, Bh» ómMà MtftnMt lo là' OCCUDO vevauo fatto mi prettaito 4 me; stJttttione «* guraotUa, «itendia- moct * I due amici si guardarono un pochino — ma un pochino sol- tanto, nefil hnpregMondtetlf . od pfestito Niu iotalt Loro a» guardarono la beila attrice. I ri trovano im-ece a Bure qualche suofc occhi sfavillarono : avevano f oaaa di bon pau’ giande e pw’ u tuia 11 resistibile espressione diltile: un prestit» ai^tadja» comando che pam a -pronta a>;- I due s i p m ^ ì r W pavere’ a u a .c^ttira'm la/^';;^!.' Lsob; Mo trpvatd uo*v*aiwki ia [Aria XX Settembre: quiiidìcìiiulà i;franchiaH’amio. r. — Non e* caro? osservarono i *jdue. s — Già’: ma e* vuòfb. Devo fpensare io aì mobiglio c ril’arrè- IdamentOi ifo -gbf wt utia cosa molto graziosa ; pocliì mò bili. pareti chiare coti qualche striscia (Poro. Jl tnob^Bcre mi ]ha fatto il prevedi vo: cinquatt- j^m ib lire in tutto. Poi, rioqué*' trnb lire in ninnoli, in stàttùn^j sa, qutdle inezie ^te rivelano il buon gusto d’tffta signora. Per bui; quindici, rinqUàdtk e- cin- qner sono settantantìia' lire ih tutto, compresi perfino t tappeti e un leytwro fratto...... — magnifico! — dichiara. q,hiv«VWWVWWtfVWVVW/WVrrtWVWWWVWWWWAVWW»trono i due- ” ' ’ \U) — Veramente. Ma riè’un par ticolare che dimenticavo, un pie* itelo partic^are, da titilla, ma che mio’ avere la sua indpodtanza: Al mofhento, b non hò queste Isetfantatnila’ lire. Ciii di lori» .'dùc me le vitcq ju-estarc? La ro- Ttdtfooo. W crrea 8359 Coniulttuioni Gmti* Il niìglor iicténfi onde «.gglustare la voftara «pii» domi* ■f la CHIROPODIA uria prova vi convincer»’ che qtteirt» nosti» tàfferzoiudónd é* la verità’. Venite a fard mia vi sita, noi non vi facciamo pagare per i nostri consigli. JQHN EDWARD GERY, D C 533 SOtlfH SALINA STREET SYRACUSE, N. Y. Ore di o fficiodalla, lt) allei 2 dalle 2 nllc 5 0 dallo 1 allo 8. Inoltre iter appuntamento. «imo. Aibra, con»e se agissero aphxmatiauuctne. levraono en cheques: caaacuno ne firmo’ uno trambi di trac» un libretto di per irentadnquo mila lim ,« lo porse con grazia alla incan ta tri c-e. ... r i - - 7 »- Pero’ ci permetterà’ ~ chic se «mo dei 4tyc di ventre b vedere la villetta, da buoni ami- ci? . con un scuriso tricatf.itore. guar dando fuori dai vetri. To’, attera un pò’ di -nece clie inverno! E qum nostri cari ^sol dati che staitno lassti,.., L^ró due. sono richiamati ? * \ — Esonerati! ' -■ — Ali, vedo. È quando' fiiti- ,ra' fe gueraa? ■ r- %eriamp. presto, •— Gia’i ^periamo presto. Ma con la vigoria nòstra! — Senza dubbio, siguocaf Ma o vc^lionq inokc afn)it roolté ri, — GìéV)ò,..s>,' MòQe «xtigìié» ^crvT? l*-*. *.* • * rie! Quasi p^nso che e* ridicolo spendere cinqueirirla lire in hiri mB, quando il danaro può’ ser vine at fabricar cannoni. E raolti proiettili occorrono anche!.-..»'. Quasi penso cliè c’ rm.uorafc «pendere dnquant»mik lire te mobili nuovi adesso, quando tut ti dobbiamo) cantribufee alla .vijri fo r s t f . E . ^ ò r r c m ò c danaro aìl’ltaba\|»er spese continue. Ah, anche quelle migliaia dà lire «Ibi fitto sono uno spreco, ora. in fondo, itna ; Casetta io ..ce l’ho a Roma*, c questa sarebbe , una spe sa di lusso. Per cui quettc ttel- • utanìila lire.... Ali, sontanp. nasi ho tìiai avuto tetenzione Ma allora, «Ila ci ha gmo 1 catr? / - j — Può’ darsi, ma giuocati bc-i rie: perche' col Prestito Nariooa-r le avranno un interesse nwgniri- •co e faranno una buona azione, mentre io non avrei pagato fntè-; ressi e forse loro pensavamo an che di fare un'azione. . . . còme, dire? un'azione r . . . iiòit del Prestito, «ocof.... Bravi, pa ghino it t e , e mi accompagnino,’ pfeq?o: vado a ordinarmi *una; pelliccia. .. -■ » La piccola comitiva uscì. E la mirabile attrice il lettore l’ha or mai conosciuta, certamente!). si; avvio* in Piazza Cordusìó ed etiv* tro* «egli uffici de! Credilo Ito- wàistenza lianò. I ' ' ^ 1 ? La pelliccili? Qui 0 z b é 0 : — Ecco: '^ieghèri»’. ,tÀ * f §ftmò. rite' Wfi<& hf'isàed- gita.to ■Uria • ip^gitòse fàcìEtoJaoni: pef il non «?* jM 'V n W pòpotftzioiti 'àMti^ÉK» • !>•*** am» pwF w n m fr* VtànéiUkM éi ■ ( F V menhìcmot ■ »■> .... E m i i «òkéè le ttegM àk.sompenm deM* yó- Jtehizionè «lei pram, quando rie* ziprtóle, w e ra tutte ìe se^, Orp : lo avrei’biseynò pi ,tma fettuccia’ da;.'fa-idamila'''Ffe:- vcàps'-^vti- rii- — GV ccrt%! —- iit^pos«.cìla ■agptmgo -lira «pa X$- vece:di'a«darie ’-éà _ _ _ _ _ ----- ------- t t - REGGIO CALABRIA .4 Con-( Calabria i profughi dei Veneto. LA nostra provincia rie ospito tienoiya ad arrivare nella nòstra già’ per care* tremila, 3 u#lvi|i nei vari paesi. , Sono òspiti graditi, fratèlli at tesi! - “ '■ ' - ■- ri'-'riri Vi e’ uria gate fra poi di-pietà* e di fratellanza per ricevere que sti proh^hi ; e quesot benemeri-; tò p r e s tò della pròvioda comm. Dezza, dove lottare cotf le richi|- ste di tutti i sindsci, perche’ Ogni nostro pfeoolo cofttuné vuole 1 suoi protesi i l „ . ve qyet(tr ptofqghr Sono scene «ho «ommudyotio, P *10 che mapifestamo tutta la loco fe- jie ed il loto patriotbamo, nella Brina' più’ ingenua, confortevole di4utt» càritte- caìpi^’ Brese, òhe afferma ancora una yoita tutto il atto jrà ’ mòbife aeri- timentd di ospitalltiL è ' baciati dal nostro popola come a> midi o parenti che' tornano da lontano! B tutti i giorni e’ to steiso spettofcolo pietoso che conforta, che incoraggia, che attrite irta la R tutto questo si compie <on ingenuità*, settea afcuna pretesa, còtee ademptrriepto di ù n dogete' d» trita, necessita' normale ^ della? poterà vka quotlduana. Reggio, il capoluogo della prò*; .«ria. a doro, cMpànuiò a * 4000 P™vMj>>eta e t • y j l ^ ìia - à .tÌ''«tete'.'«ÉÌt’ì:teÌtÌ ^ rata notula BTiciwB. .^uk jnmm MkjL tmtmlm thi r t « ta oompiendo vera che imperite, l’ora . MJnlWBM’*\ 4 Q(X 8 NÉÌpì v|Bi' r»TStt vsincia, <nra«aJteKf3ifce da* rindlriz* ^ zo d^la necessita* organizzatrice iyD| ^ per dare lassistenzui migliore ai q X l ’ profilili, per far *mtice doro f t meno pottabke 11 — disagio drlR sjqòteM vita etri sono coMrett* d* vàvxsre, lontano daÙa taro casa, è per'«òiiforto]te-,k’.dNòra. |tec-là, ■sventura «be Jv-ètì^lte» per li; Barijarie delpemteo)l;J Noi, che -coteò ' ablriamò 3 'erto qutoit dolori, «die còme taro 1 attclampa'|a: ùratute'ea m.fk- 'rdriri% ■a^l?tmò;pft'ù-dS -tuo eóniiràrt«i»b'JA l’animo 1 -orol ... E ia riostta- nefosamente, pìttooomenté: te di e -mata-' rialc a tl nosfafb CrariflJO comu«a|e. formatosi to' Gotte*# -4v 'para- tcriza» e '.eòqririéfldA 4 l«là mìfa*' p m M Ì - ^ ò giri profugo, aaoevò.rai* della Comttriaioire: U| ftmzioqe ' imqprio a J ul dt jài ri t * 1 j’iaMt’è*, j w y 4 ^ . ******** W W » M W W W W « W W f i f i H i Noi postiamo fornirvi tati | i semi cito vi occorrono. Bi i ^ .fcolo, EafioHr Verza, Ciro te,’ Sedali, Cocoìnetì, Se* | ruole, Àglio, Lattughe, Eco | Oltre a ciò* possiamo fo» ràrvi di qttfcltnRpie specie di stranienti agricoli . Il rattódtd'aériW ircon i pomi dei vegetali scritti in Italiano si dà F H 217 S é U T É A ttR E f STREET DLfrdqte all'uffiéìd pelisi*. m ... _ Assortimento c o riparare JL pìn* grande AddóbbatO Ne godio idètx Kew York Centrale e rato dei mèglio fo'r- n \ Per la rip a razio n e d i scarpe d a d o n fia; d a uom o e d a ra d i 4 i % t a p m u s à o l à ini. bassi e monetati prrazL Ora sisiStc ^ ^ — _ rTi-..,. g o m m a _ e . | J e q u a lità ’ d i cu o io c o n ta c c h i d i gom m a | d i c e m e n to . Soprascarpe il gemma da l.bue a $3.50 al p ii#. eRipterazionì dì SfiYaB, Scèrpa RttbBtrs é IfilìiÉÌstftl ' VENITÉ A PROVARE. te i più’ grandi assoftxmenti d i altn classe pron ti pe£,tfi 6 rir»i che sono tìéàvati nella New York Centrale. I sfHi spno I piti* èlé^aiti, il nostro materiale e* H ndffliore edl più* desiderato, la inanp^ d * o p # te t deÙa più* alto quanta* ed i p r t « i aonò ito’ te vendite ne* eerehianlo dìAronderc merci «ho* non rissoiuttìwtonto oio* -che il compratore vuole e ad un prezzo cliè essanole. Là nostri^politica e*,basato sulla sodìsfasstottò assoluta^’in transazione. m V» ■$w \'^ Itó *,1', .ran'jrtri.r